Le Rose di Langhe e Roero

Può sembrare strano che nelle terre vocate a vini di alto pregio, dove le terre sono strappate agli impervi declivi vi sia chi decida di non impiantare i vigneti in terreni tanto vocati al nettare degli dei da meritarsi non solo la D.O.G.C. (Denominazione d'Origine Controllata e Garantita) ma anche il "cru", per la loro particolare vocazione.

Eppure vi è uno stretto legame tra le rose e le vigne: le infinite onde di filari nelle Terre di Langhe e Roero (che si specchiano tra loro, divise dall'impetuoso scorrere del Fiume Tanaro) sono oramai sempre precedute sui pali di testa da un cespuglio di rose; non è questo solo un abbellimento del vigneto, bensì la sentinella di esso. La tradizione vuole infatti che le rose si ammalino circa 15 giorni prima delle vigne, dando al contadino solerte il tempo di intervenire a tutela del suo prezioso prodotto.



Dunque qualcosa lega questi due capolavori della natura e questo legame, mistico o magico, abbiamo inteso per primi sviluppare, unendo la bellezza, all'unicità della zona, ad un senso di pace interiore ed infine - meno prosaicamente - ad un investimento in agricoltura, che è quasi un azzardo.

Solo il Destino darà la risposta se il nostro sogno era un vacuo miraggio oppure una visione azzeccata.


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